Conformità alla razza
Un primo compito che l’Esperto di Razza è chiamato a svolgere è quello di esprimere un giudizio sull’appartenenza alla razza Piemontese di singoli soggetti, siano essi destinati alla riproduzione che al macello.
I casi più frequenti sono:
- per l’iscrizione nei Registri del Libro Genealogico Nazionale di vacche, manze e tori (in particolare per i soggetti di nuova iscrizione);
- per la determinazione della razza sui capi presentati alle Fiere ed alle Mostre;
- in tutti gli altri casi in cui si renda necessario un parere ufficiale sull’appartenenza di un capo alla razza Piemontese.
Gli aventi titolo ad esprimere un giudizio ufficiale sono gli Esperti ed i Tirocinanti facenti parte del Corpo Esperti di Razza dell’Anaborapi. La valutazione viene effettuata avendo come riferimento lo STANDARD DI RAZZA approvato dalla Commissione Tecnica Centrale del Libro Genealogico.
Gli aspetti morfologici presi in esame per determinare la conformità o meno allo standard sono:
- mantello (inteso come colore ed aspetto del pelame);
- conformazione e finezza generale (sviluppo della muscolatura e finezza dello scheletro e della pelle);
- colore delle mucose esterne del musello, dello scroto, dell’ano e della vulva e delle mucose interne lingua e palato;
- colore del fiocco della coda e dell’orlo del padiglione auricolare;
- colore e forma delle corna e delle unghie.
Chiaramente un soggetto si intende di razza Piemontese quando tutti i caratteri sono tipici della razza. Si accettano però nel Libro Genealogico anche gli animali che presentano un solo difetto. Così, per esempio, un mantello non tipico oppure una parziale ed anche grave depigmentazione delle mucose non rappresenta motivo di squalifica; oppure ancora una lingua rosa, od un musello a chiazze, piuttosto che una macchia rosa sull’ano od un ciuffo della coda chiaro sono accettati a condizione che si presentino singolarmente e che tutti gli altri caratteri siano invece tipici della razza. Se invece un animale presenta più di uno di questi difetti il soggetto in questione sarà considerato meticcio e non iscritto nel Libro Genealogico.
MANTELLO
Il mantello ha un’ampia variabilità che viene amplificata dalle differenze di sesso e dalle condizioni di allevamento. Mentre le vacche presentano una maggior uniformità, nei tori il manto può variare molto, passando dal bianco, al fromentino carico, al grigio scuro. Per quanto riguarda le condizioni di allevamento, quando le temperature sono miti, il pelame è corto e tendente al chiaro, mentre viceversa in condizioni di basse temperature il pelame si allunga e la colorazione tende ad inscurirsi. Nei vitelli stabulati il mantello è normalmente fromentino, invece con il pelame lungo, determinato dalle basse temperature esterne, può tendere anche al grigio-biancastro.
Mantelli tipici di toro e vitelloni con giuste accentuazione dei peli neri e zone sfumate. Caratteristiche, in alcune linee, sono anche i disegni a “fiocco di neve” sul dorso e sulla coscia.
Mantelli tipici di manze e di vacche; il colore è bianco con sfumature fromentine sul sincipite e grigio scure intorno agli occhi, sul collo e sul braccio.
Mantelli conformi, ma al limite dello standard
Tendenzialmente BIANCO: vi sono però peli grigi o scuri intorno agli occhi, sul braccio e sul collo.
Tendenzialmente FROMENTINO: abbondanza di peli fromentino-bruni, ma presenza di zone sfumate sul dorso, sugli stinchi posteriori, sulla testa e sul collo.
Tendenzialmente SCURO: abbondanza di peli neri; sono comunque sfumati il dorso, la parte distale degli arti posteriori e la parte superiore della testa.
Mantelli conformi, ma casi particolari
Il mantello dei castrati (buoi e manzi) normalmente è bianco o con leggere sfumature fromentine o grigie.
Il mantello dei vitelli giovani è fromentino carico (in condizioni di basse temperature e con pelo lungo il colore può variare e tendere al grigio-bianco)
CONFORMAZIONE E FINEZZA GENERALE
La testa è corta e larga nel toro, più lunga e fine nelle femmine e nei castrati; la muscolosità è abbondante soprattutto a livello di coscia e natica; l’ossatura, valutabile osservando lo stinco ed il fusto della coda, è fine e leggera; la taglia degli animali è media. Si esprimerà un giudizio negativo se il soggetto in esame presenta una conformazione da carne scadente unita ad una eccessiva grossolanità dell’ossatura ed ad una taglia non conforme. Per esempio i meticci con la Bruna oppure i meticci con le razze italiane da carne (Chianina, Podolica, ecc.) che possono presentare mantelli e pigmentazioni delle mucose conformi, sono da escludere dalla razza Piemontese per la scarsità della conformazione, per l’ossatura grossolana e per la taglia eccessivamente grande.
MUCOSE ESTERNE ED INTERNE
Sono nero-ardesia le seguenti parti: ilmusello, l’apertura anale, le labbra della vulva, la punta dello scroto, la parte superiore della lingua ed il palato negli animali adulti; (nei giovani la vulva e l’ano possono anche essere tendenzialmente rosei).
Pigmentazione tipica delle mucose esterne nei tori
e nelle vacche
Pigmentazioni al limite dello standard
Le mucose sono normalmente nero-ardesia, ma una loro parziale depigmentazione non rappresenta motivo di esclusione dal Libro Genealogico.
Difetti nella pigmentazione delle mucose esterne nei tori
Difetti nella pigmentazione delle mucose esterne nelle vacche
FIOCCO, CODA E ORLO ORECCHIE
Anche le ciglia, i margini delle palpebre ed il fiocco del prepuzio sono neri.
Pigmentazioni conformi nei tori
Pigmentazioni conformi nelle vacche
CORNA E UNGHIE
Le corna, nere sin verso i 2 mesi di età, si presentano negli adulti giallastre alla base, più chiare nella parte mediana e nere all’apice. Le corna non sono mai troppo lunghe. Nei tori adulti tendono ad appiattirsi alla base. Nei buoi le corna sono normalmente rivolte in avanti ed in basso. Le unghie e gli unghielli sono sempre neri.
Conformazione e pigmentazioni standard
Torello di un anno Toro adulto
Manza giovane Vacca adulta